Author Archives: Antonio Chiappetta

Donzella

 Quanto all’etimo è voce derivata dal greco “akation”, albero della nave, e fu voce del linguaggio gergale dei marinai.  E’ ottimo per la zuppa di pesce o per fare un brodetto per condire gli spaghetti.  Corpo affusolato, muso a punta. La livrea presenta un marcato dimorfismo sessuale: le femmine hanno dorso marrone e fianchi giallastri con ventre bianco, mentre i maschi sono verdi, blu o marroni, con ventre bianco, una macchia blu scura sopra la pinna pettorale e con una banda ondulata arancione vivace sui lati.

Lucerna

 Dal lat. “lucĕrnam” deriv. di “lūx (lūcis)” luce. Forse per la forma simile ad una lucerna (v. gr. “luxos” lume). E’ detto anche uranoscopo dal gr. “ouranόs” cielo e “skopos” ricavato da “skopêin” osservare, ossia “che guarda il cielo” per la posizione della bocca e degli occhi rivolti verso l’alto. Carne bianca e buona per la zuppa di pesce. Il colore è bianco sul ventre e sulla pinna anale mentre il dorso ed i fianchi sono bruni, talvolta con macchiette chiare.

Murena

 Dal gr. “μύραινα” deverb. Di “μύρω”, scorrere. Nelle Etimologie di Isidoro da Siviglia si legge: “E’ molto difficile uccidere una murena colpendola con un bastone, assai facile, invece, servendosi di una canna sottile. Il suo spirito vitale si cela chiaramente nella coda..”. Capita talvolta nelle nasse. La sua carne è ottima. Il sangue è tossico, ma la cottura lo rende innocuo. Questi anguilliformi hanno un corpo serpentiforme, leggermente compresso ai lati, non ricoperto da scaglie. La testa è breve, i denti sono lunghi e appuntiti, spesso caniniformi. I colori sono spesso bruni, in molte specie però possono esserce reticolature o macchie chiare, talvolta questi disegni possono formare disegni complessi.

Scorfano

Dal lat. “scorpaēnam”, gr. “skόrpaina” deriv. di “skorpίos”, scorpione marino.  Ha carni delicate. E’ vorace e si sposta prevalentemente di notte per ricercare il nutrimento. Le spine delle pinne posseggono internamente delle ghiandole velenifere situate in apposite scanalature. La loro puntura è molto dolorosa e i suoi effetti si risentono per qualche ora. È riconoscibile da tutte le altre Scorpaena  per le appendici carnose sul mento, nessun’altra specie le ha. C’è anche una appendice allargata sull’occhio. Per il resto è simile alle altre scorpene, con testa massiccia (forse in proporzione più grande che nei congeneri) spinosa e coperta di appendici cutanee. Passa gran parte del tempo fermo immobile in un punto rialzato attendendo che una preda gli passi davanti.

Cernia

Dal lat. tardo “acèrniam”, class. “achărnam”, lupo di mare, pesce.  Ha abitudini sedentarie, tanto da frequentare per molti anni la stessa zona. E’ difficilmente catturabile con lenze ed ami perché offre grande resistenza e resta intanata. Il pesce è un ermafrodita proterogino, che diviene maschio intorno ai dodici anni. Gli esemplari di grandi dimensioni sono pertanto tutti di sesso maschile. La riproduzione avviene durante il periodo estivo. È di colore bruno con macchie più chiare, tendenzialmente più scuro negli esemplari più vecchi; tipiche le macchie chiare attorno l’occhio. E’ molto longeva vivendo fino e oltre i 50 anni.