Le spiagge
Come si chiamano le trentuno spiagge che si aprono lungo l’incantevole costiera di Maratea?
Da molti anni a questa parte questa domanda non ha avuto una risposta unitaria. Negli ultimi decenni del secolo scorso la costa marateota è stata protagonista di uno spettacolare sviluppo turistico, basato quasi per intero sulla balneazione estiva.
Proprio in questo lasso di tempo, per vari e complessi motivi, che possono andare dalla generica circostanza della scoperta di un patrimonio che prima del grande turismo era appannaggio più che altro dei pochi pescatori locali, a particolari accidenti relativi a casi specifici (alcuni dei quali affronteremo di seguito), molta della toponomastica è stata stravolta senza pietà, tanto sui cartelli stradali e mappe informative che nel linguaggio colloquiale.
Con molta soddisfazione per chi si occupa di salvaguardare la memoria e l’identità di questa comunità c’è da dire che molto è stato fatto per correggere gli errori del passato recente. Eppure, ancora qualcosa c’è da fare. Il nostro contributo, grande o piccolo che sia, non ha altro obiettivo se non quello di ridare a questi luoghi tanto importanti per la nostra comunità i nomi che i nostri padri hanno voluto, per potere in questo modo, per così dire, riappropriarci del diritto di vivere in un territorio che è nostro fin nei nomi.