Author Archives: Antonio Chiappetta

Polpo
Il termine “polpo” ha origine dal gr. πολύς (polýs), “molto”, e πούς, (poùs), “piede”, “dai molti piedi”. È un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 m. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi (l’assenza di endo ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti). In genere i maschi sono più grandi delle femmine. Può spostarsi rapidamente espellendo con forza l’acqua attraverso un sifone, che viene utilizzato anche per l’emissione dell’inchiostro nero usato in funzione difensiva per confondere possibili. Il polpo possiede 3 cuori e ha la capacità di cambiare colore molto velocemente e con grande precisione nel dettaglio. Sfrutta questa abilità sia per mimetizzarsi che per comunicare con i suoi simili.

Totano
Ha il corpo allungato, cilindrico, con pinne di forma triangolare impiantate nell’estremità posteriore del mantello che non oltrepassano mai anteriormente la metà del corpo. Le braccia tentacolari, non retrattili, sono clavate e provviste di quattrofile di ventose. La loro lunghezza è circa il doppio diquella dei tentacoli minori il cui numero è pari a otto. Essi, oltre ad essere pressoché di uguale lunghezza, sono provvisti di due serie di ventose peduncolate. L’animale ha nel complesso un colore violaceo con meravigliose iridescenze che scompaiono solitamente dopo alcune ore dalla cattura.

A Cuda i Zìfuni
In Greco moderno, sifon, -onos, -onav, -unas significa, oltre che <sifone, pompa, tubo>, anche <uragano. turbine>. Sulla costa adriatica italiana ritroviamo questi significati secondari, a cui si aggiunge quello di (tromba marina>. La serie è arcinota (cfr. REW c REWS) ed è stata illustrata dal Merlo (1921). dal Vidos (1939, 575-577) e, più recentemente, dal Cortelazzo (1970, 229-230).
Venti correnti e tempeste
In questo articolo elenchiamo, in dialetto portaiolo, il nome dei venti, le correnti e le tempeste.
Ventu ‘i terra= vento di terra
Grecu= *Grecale o Greco. Dal lat. graecus. Vento da NE.
Libbìcciu= *Libeccio o Africo. Forse dall’ ar. lebeg e gr. Libykòs “vento che proviene dalla Libia”. Vento da SO.
Menzujùrnu= *Mezzogiorno o Austro o Sud. Vento da S.
Sciròccu= *Scirocco. Dall’ ar. shuluq e genov. Scinco “vento di mezzogiorno”. Vento da SE.
Maìstu= *Maestrale o Maestro. Dal lat. magis ossia “principale”. Vento da NE.
Punènti= Ponente o Favonio o Zefiro. Vento da Ovest.
Livànti= Levante. Vento da Est.
Malipirtùsu= Vento locale proveniente da un passo sopra Marina di Maratea. Letteralmente “cattivo pertugio”
Zanluritu=Vento locale proveniente da un passo montano.
Surrintina= Venticello fresco e insistente.
Rema ‘i livanti= dal gr. Rhéuma der. di rhéin “scorrere”. Corrente di levante.
Rema ‘i punenti= corrente di ponente
Rema frisca= corrente forte
Rema calma= corrente leggera
Bbufàgna= forse onomat. Da (b)afa incrociato col lat. favonius “vento del sud”. Vento caldo, sciroccoso.
Libbicciàta=mareggiata con vento di libeccio
Maistralàta=mareggiata con vento di maestrale
Sciruccàta=mareggiata con vento di scirocco
Cuda ‘i ventu= Ventata improvvisa e violenta che causa danni alla zona che investe.
Cuda ‘i zifùni o zifùnnu=dal gr. typhoo
Trupìa= dal gr. Tropaìa e lat. tropaea “vento che ritorna dal mare”. Temporale. Nel golfo di Napoli, a Torre del Greco si dice trubbeja d’ ‘e cceràse il tipico temporale primaverile.
Bburiana= dal turco buragan “vento turbinoso”. Temporale di breve durata con vento mutevole.
* considerare la posizione della rosa dei venti a centro Mediterraneo.

Gattuccio
Il corpo è allungato, con testa appuntita, occhi dal taglio allungato e lungo peduncolo caudale. Le pinne dorsali sono arretrate, la coda è formata da due lobi, quello superiore più sviluppato dell’inferiore. La livrea è con fondo beige puntinato di bruno, ma presenta macchie più fitte e minute. Si nutre di pesci e invertebrati, specialmente paguri, gasteropodi e vermi. La carne è dura e cattiva e il suo fegato è tossico. In genere i maschi adulti sono più grossi delle femmine della stessa età.