Author Archives: Antonio Chiappetta

Fiorenzano Biagio
Era un marinaio autonomo con mestieri e barca propri . Andava anche alla lambara con Zù Mònico. Era un abile “sarcituro” (così erano detti i pescatori bravi costruire e rattoppare le reti) e, per tale motivo, portava la” crucella” o sotto il basco o sull’orecchio. (nella foto il secondo a sinistra).

De Vivo Eugenio
detto Uà-Uà perché ,quando andava alla lambara indicava ai compagni : guarda ( Uà ) come fa il mare a Praia. Andava a mare con i Giuvannuzzi in tutti i tipi di pesca praticati : lambara, tartano, reti di fondo ecc. Passava il tempo libero nella cantina di Virgiliu non disdegnando bevute di vino e partite a scopa in cui era maestro tanto che, le rare volte che perdeva, soleva dire “à carta è di pezza e ti fa chiangi senza mazza”.

Di Flora Gennaro
Oltre che valente pescatore era molto capace nella lavorazione della carne di maiale e, in particolare, delle salcicce.
Di Flora Biagio
detto Bifareddu come si chiama una specie di pesci: i Cerri. Marinaio di notevole livello pertanto molto stimato dagli altri pescatori. La prima lambara del porto fu la sua prima di dedicarsi alla pesca delle vope a Santoianni con lo “sciavicheddu”.
De Biase Saverio
detto ù Tranquillu per il carattere mite, anche lui specializzato nella pesca con le reti di fondo.