Il fantasma del Porto

Maratea, luglio 1963

Da qualche anno, una colonia di villeggianti senisesi si ritrovava puntualmente sulle scogliere di Maratea per trascorrere il mese di luglio al mare. Nonne, nipotini, mamme e bambini si godevano la quiete del porto, scandita da ritmi precisi e costanti: il bagno, il sole di mattina, riposo e passeggiata verso la piazzetta del Gesù di pomeriggio. La sera tutti sulla rotonda sul mare non per ballare, come recita la bella canzone dell’epoca di Fred Bongusto, ma per ritrovarsi, per chiacchierare, per raccontare le storie di tutti i giorni, accovacciati sui gradoni della pista. Il tutto si consumava in un clima di grandi risate, di gioia, di serenità a cui faceva eco il fragore delle onde che si infrangevano tumultuose sugli scogli. La gente di mare sembrava tollerare il “dolce disturbo” di quel vocio che a volte superava il rombo del mare. Ma una bella sera… mentre il rito si ripeteva, all’improvviso si levò dagli scogli un fantasma avventandosi verso la compagnia che fu talmente spaventata da rinunciare per moltissimo tempo a ritrovarsi sulla pista…

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